La fuga: nuovi colori tra le pietre
L’importanza della fuga nell’impatto estetico finale
Il diavolo, si sa, si nasconde nei dettagli. Ed è proprio la cura dedicata a un piccolo particolare che innalza di molto il valore percepito di un’opera, e sì, anche di una messa in opera. Perché, proprio come diceva il famoso artista austriaco Gustav Klimt, “l’eternità si trova nei dettagli”.
Ecco perché, una volta che ci siamo innamorati della pietra naturale che desideriamo utilizzare per le pareti interne o esterne della nostra abitazione, dobbiamo attendere ancora uno step decisivo prima di cantare vittoria per la bellezza di ciò che presto vedremo materializzarsi. Questo step decisivo è nient’altro che la fuga.
"Ma come”, direte, “tutta questa importanza alla fuga? Ma se è solo spazio vuoto tra una splendida lastra in marmo e l’altra?”. Ebbene sì. Quel semplice “spazio vuoto” ha un peso importantissimo. Sveliamo perché.
Ogni pieno ha bisogno del suo vuoto, perché il vuoto dà significato e respiro al pieno. Lo spazio “vuoto” tra le lastre di marmo che compongono la parete è costituito dalla fuga, la quale ha un ruolo cruciale per l’estetica e il bilanciamento del muro.
Lo spessore della fuga, la sua matericità e il suo colore influisco con decisione sul risultato finale, divenendo di fatto parte integrante dell’opera muraria. E quindi come scegliere la fuga giusta?
Forse non tutti sanno che circa il 10-20% della superficie di un muro in pietra è costituita dalle fughe. Questo chiarisce subito quanto le fughe siano importanti al fine di definire in modo preciso lo stile del paramento.
IL COLORE DELLE FUGHE
Anche la scelta del colore della malta con cui realizzare le fughe è un fattore basilare per l’impatto estetico. Una malta di una colorazione a contrasto rispetto alle nuance delle pietre ne evidenzia il disegno. Una malta della stessa tonalità, invece, armonizza e alleggerisce l’effetto finale.
I colori principali delle fughe sono due:
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Fuga classica color chiaro-paglierino (malta facciavista ocra)
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Fuga scura color cemento
La fuga color nocciola veniva utilizzata nei muri dei nostri antenati, quindi sceglierla oggi significa richiamare il “bel passato di una volta” che suggerisce ritmi lenti, lavori manuali e grandi famiglie.
Grazie agli ossidi è sempre possibile modificare il colore della fuga di partenza, quindi le varianti possono essere davvero molte nell'abbinamento o nel contrasto fra materiali caldi e freddi, lisci e ruvidi, regolari e irregolari, per una varietà di combinazioni espressive praticamente infinita e una resa estetica sempre diversa.