Come valorizzare materiali misti

 

Grigi, rosati, ocra, terre, bianchi e neri: quante splendide tonalità ci regalano le nostre pietre. Quando il ventaglio di opzioni è così ampio, è sempre una festa, perché la libertà di scelta e le possibilità dei risultati sono quasi infinite.


Tuttavia, proprio a fronte di tale abbondanza, non sempre è facile - anzi, quasi mai lo è - sapere come abbinare al meglio le cromie e gli effetti materici che possiamo creare sulla parete, sia interna che esterna alla nostra casa.


Non occorre essere degli artisti per sapersi destreggiare nella splendida tavolozza delle pietre naturali, basta un buon senso estetico o la tranquillità di potersi affidare a un posatore esperto, dotato di gusto maturato con l’esperienza. Il segreto è tutto qui: compiere scelte consapevoli che portino al risultato desiderato, mixando con equilibrio materiali, colori e anche tono e spessore della fuga, che può essere chiara o scura.


FUGGIRE LA MONOTONIA
Ritmo e sorprese


Una buona prassi per ottenere una parete soddisfacente, capace di raccontare ogni volta una storia diversa grazie a suoi molteplici dettagli nascosti, è lavorare alla messa in opera delle pietre con l’obiettivo di dare movimento e ritmo visivo. Quando il posatore sa il fatto suo, il risultato non potrà che essere un piacere per gli occhi: il nostro paramento saprà raccontare una storia ed esprimere la manualità del suo creatore, diventando un pezzo unico nato dall’unione dei “frutti” della natura con la sensibilità dell’uomo.


PARETI INTERNE E PARETI ESTERNE
Siamo quello che scegliamo



Il carattere di una parete interna e di una parete esterna sono molto differenti. La parete interna, a seconda della sua collocazione, può avere più funzioni di utilizzo e, di conseguenza, più valenze estetiche. Pensiamo ad esempio una parete in pietra naturale per la cucina: tale parete si dovrà armonizzare con i pensili e gli elettrodomestici a vista, creando un buon contrasto di bilanciamenti al fine di rendere l'ambiente né troppo soffocante né troppo timido e dispersivo. La scelta dei materiali misti, in questo caso, dovrà essere fatta in conseguenza ai toni degli arredi.


Facciamo ora il caso invece di un paramento esterno, magari dotato di un volto con finestratura. Essere all’esterno significa avere bisogno di un materiale che sappia reggere al meglio sbalzi termici e agenti atmosferici, ma non solo. Un esterno è anche un benvenuto agli ospiti e una bandiera per esprimere subito chi siamo raccontandogli un po’ di noi, perché è proprio vero che, più di quanto si pensi, “siamo quello che scegliamo”.


QUANDO BASTA UNA SOLA PIETRA
L’intelligenza di lavorare col poco



Madre Natura è creativa, feconda e generosa, e in certi casi ci sa semplificare la valorizzazione dei materiali misti donandoci pietre che sono estremamente variegate nelle cromie, come la Pietra Latemar. Utilizzarla per la propria parete significa ottenere il massimo risultato col minimo sforzo: non è necessario mescolarla e accostarla ad altre pietre, tanto è cangiante, vivace ed espressiva in sé.